Dopo tanta attesa, il sequel dell’amatissimo film della Pixar Animation Studios Inside out (2015) è arrivato nelle sale italiane il 19 giugno.
Sono giorni ormai che le nostre home social sono intasate di omini buffi arancioni, rosa, viola e azzurri. Il successo, infatti, è stato immediato, arrivando a essere, per ora, il film con l’incasso maggiore del 2024. Il motivo è da ricercarsi nella geniale sceneggiatura, che si rivolge in modo estremamente efficace a tutte le fasce d’età.
Per coloro che ancora devono recuperare il primo film, facciamo un breve recap: Riley Andersen è una ragazzina del Minnesota, che, in realtà, ha una vita abbastanza normale; la particolarità della trama è che si svolge principalmente nella sua mente, dove cinque emozioni (Gioia, Tristezza, Paura, Rabbia e Disgusto) gestiscono ogni azione e reazione attraverso una console, nel cosiddetto “quartier generale”.
Nel primo film, al di là della genialità dell’idea, osserviamo una mente che funziona ancora in maniera semplice, proprio come funziona la mente di una bambina: quotidianamente Riley accumula ricordi, la maggior parte vengono spediti a fine giornata nella memoria a lungo termine, mentre quelli più importanti (ricordi base) vanno a costruire la sua personalità – precisiamo che i suoi ricordi sono quasi tutti positivi, anche se sappiamo che nella realtà infantile non è mai così.
Comunque: noi adulti sappiamo che crescendo arrivano nuove emozioni, i ricordi si mescolano e si amplificano, insieme alla nostra stessa identità. Ed ecco Inside out 2: arrivano a dirigere il “quartier generale” anche Imbarazzo, Invidia, Noia, a brevi tratti Nostalgia (di cui rimandiamo l’approfondimento a un altro possibile futuro sequel) e infine la vera protagonista del film: Ansia.
Riley sta crescendo, andrà finalmente andare al liceo, e con le sue migliori amiche, Bree e Grace, viene invitata a un campo di hockey per un week end. Grazie a quest’ultimo la protagonista spera di qualificarsi per la squadra della sua nuova futura scuola.
Il primo campanello di allarme arriva quando, in viaggio per il campo, Riley scopre che Bree e Grace andranno in un liceo diverso dal suo. Questo fatto andrà a concatenare una serie reazioni che porteranno Riley a una trasformazione interiore, alla crescita. Vediamo, quindi, come sia il cambiamento e la prospettiva di instabilità a generare Ansia. Le altre emozioni, nel mentre, si affannano per gestirla e far tornare Riley in sé.
L’ansia, comunemente, è un’emozione legata a possibili eventi che la nostra mente anticipa (quindi non ancora avvenuti), e causa sensazioni di tensione, preoccupazione e apprensione, fino a manifestazioni fisiche come difficoltà di respirazione, dolore toracico e crisi di panico. Ciò avviene perché la tensione psicologica tende a ricercare tutte le risorse dell’individuo per proteggersi e adattarsi a una situazione sconosciuta, che genera e alimenta paura nel soggetto.
La società in cui viviamo oggigiorno è tiranneggiata dall’ansia, specialmente se pensiamo ai giovani. Siamo sottoposti a una continua instabilità in ogni ambito della nostra vita: relazioni amorose senza futuro, lavoro precario e poco retribuito, malattie, costo della vita spesso inaccessibile, continua esposizione mediatica e tendenza a privilegiare l’apparenza.
Inoltre, la nostra esistenza è scandita in una serie di step da conseguire “con il massimo dei voti”: asilo, elementari, medie, diploma, laurea, poi laurea magistrale, master, tirocinio, apprendistato, per trovare poi – si spera – un lavoro stabile; senza parlare della possibilità del matrimonio e dei figli… Così finisce, quasi sempre, che nessuno di noi si sente all’altezza di sorreggere su di sé e dentro di sé tutto questo, di raggiungerlo, e poi di mantenerlo, e magari di farlo anche bene. Voglio dire: e chi lo sarebbe?
Per questo applaudiamo e possiamo anche dire “chapeau” a Inside out 2, che ha inscenato in maniera convincente cosa avviene nella mente di ognuno di noi in situazioni di ansia e paura causate da eventi esterni che appaiono incontrollabili, e che spesso sembrano agli occhi dei più persino effimeri.
Siamo esseri complessi, fatti di emozioni positive e negative congiunte. A volte sbagliamo, a volte andiamo nel panico, a volte, o spesso, proviamo Ansia e Paura, e in questo non c’è nulla di sbagliato.
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