L’autrice

Yellowface è un thriller di Rebecca F. Kuang, giovane scrittrice già conosciuta per “Babel” e la saga“La guerra dei Papaveri”. Pubblicato nel 2023, Yellowface è arrivato in Italia dalla Mondadori solo quest’anno: un libro molto atteso, che ha già scalato velocemente le classifiche di vendita americane e inglesi, diventando Bestseller del New York Times.

La trama

Il romanzo racconta la storia di June Hayward, giovane scrittrice americana senza successo che, per una macabra coincidenza, assiste alla morte della sua amica-rivale Athena Liu, anche lei scrittrice. In preda all’impulsività, June prende una decisione che cambierà per sempre la sua vita: rubare il romanzo inedito di Athena, pubblicandolo al suo posto con il nome Juniper Song. Questo darà il via ad una serie di vicende che ci faranno addentrare nel mondo dell’editoria, un mondo superficiale e indifferente alle questioni morali e sociali. Ci verrà mostrato come gli scandali e le polemiche sui social influenzino la reputazione degli scrittori, e di come ciò abbia effetto sulle loro vendite.

“L’invidia viene sempre descritta come un livore tagliente e velenoso. Un’acredine infondata e meschina. Ma ho scoperto che per gli scrittori l’invidia assomiglia di più alla paura.”

Tema centrale del romanzo è il razzismo, in particolare l’appropriazione culturale, un tema di cui si sente spesso parlare al giorno d’oggi. Athena è un’immigrata cinese in America, e questo sipercepisce nel suo intero manoscritto che racconta le esperienze vissute dai Chinese Labour Corps, i 140.000 operai cinesi che vennero reclutati dall’esercito britannico e spediti sul fronte alleato durantela Prima guerra mondiale, e a cui non venne mai riconosciuto alcun contributo. June, nonostante la tematica, si sente comunque in diritto di rimaneggiare la storia, tagliando alcune parti e riadattandola per un pubblico più ampio, escludendo in questo modo le importanti critiche sociali che erano statemosse da Athena. Yellowface pone così attenzione sulla responsabilità degli scrittori nell’affrontare culture ed esperienze lontane dalle proprie, e pone domande importanti soprattutto sull’etica diquesto recente fenomeno.

L’ambiguità

June Hayward è sicuramente una protagonista dai toni ambigui e dai contorni sfocati. La sua moralità è controversa e nel corso del libro ci immergiamo nel pieno della sua psiche, ci vengono mostrate le sue ragioni e giustificazioni, provando ad entrare in empatia con il lettore. È anche questo che rende la storia così interessante, oltre alla trama ricca di colpi di scena: i personaggi non silimitano ad avere un unico ruolo, bensì ci viene mostrata tutta la loro profondità e tridimensionalità.

Sebbene non più presente fisicamente, Athena Liu accompagna la narrazione, rimanendo un personaggio altrettanto nebuloso. La protagonista non è una narratrice affidabile, e la sua amica-rivale ci viene mostrata sotto molte luci differenti: come vittima, come carnefice, come amica, come sfruttatrice. La verità si trova probabilmente nel mezzo: nessun personaggio è completamente buono o cattivo, ma ognuno ha mille sfaccettature.

“Perché i fantasmi fanno così, no? Ululano, gemono, si rendono ridicoli. Fare il fantasma significa questo. Sono disposti a tutto pur di ricordarti che esistono ancora. Pur di non farsi dimenticare.”

Rebecca F. Kuang è riuscita a creare un romanzo interessante e avvincente, carico di critica sociale senza mai risultare noiosa, il suo tono di satira riesce a far riflettere i lettori su aspetti raramente trattati, e allo stesso tempo intrattenere con una trama innovativa.

Arianna Cioffari


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